Sostenere ed Equilibrare la Performance
La mia visione di una organizzazione
È un'ambiente professionale in cui ogni persona può realizzarsi individualmente interagendo con i colleghi in un team unito e impegnato per raggiungere un obiettivo comune. Gli sviluppi e i cambiamenti in una organizzazione sono per me :
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Necessari per le persone e l'organizzazione perché:
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Niente è garantito nel tempo. È necessario mettere in discussione alcuni processi e posizionamenti.
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I mercati si evolvono nel tempo e le persone anche.
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Promettenti per nuovi sviluppi.
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Ricchi di nuovi apprendimenti e quindi un potente motore per crescere personalmente e professionalmente.
10 convinzioni
Non esiste un unico e ideale modello di impresa.
Un tipo di organizzazione risponde a diversi bisogni e strategie in un dato momento, in coerenza con la sua ragion d'essere.
Il(la) dirigente ispira e infonde come fulcro la cultura aziendale. Questa cultura conserva costanti legate alla sua origine. Evolve anche nel tempo con le evoluzioni strategiche della organizzazione e delle persone che la plasmano nelle loro relazioni interpersonali.
Una politica manageriale deve essere chiaramente definita, condivisa e animata nel tempo per mantenere un costante e coerente collegamento tra le sfide strategiche e operative.
La cultura dell'engagement nell'azienda deve essere costruita e condivisa con l'intera squadra.
Quando un'azienda viene creata e si sviluppa, significa che risponde a sfide o esigenze societarie. Questa organizzazione recluterà persone che trovano significato nell'adempimento della sua ragion d'essere.
Il senso del lavoro che ciascuno compie è quello che ognuno decide di attribuirsi, oltre a quello che la ragion d'essere della organizzazione induce. Può evolversi nel tempo.
Ogni persona ha il potere di posizionarsi nella organizzazione, per servire il proprio benessere come collaboratore e facilitare il raggiungimento degli obiettivi della organizzazione, in coerenza con il proprio equilibrio professionale e personale.
Ciascuno nella sua posizione e nei ruoli associati è chiamato a prendere decisioni. Ogni scelta comporta vantaggi e svantaggi. Spetta a chi sceglie assumersi le proprie decisioni.
Esiste un sottile equilibrio da trovare per il(la) dirigente tra la fidelizzazione, l'accettazione di un certo turnover e la facilitazione di evoluzioni interne o esterne."
7 fondamentali organizzativi
Una chiara ragione d'essere con un obiettivo, strategie e priorità.
Une cultura dell'engagement e dei valori d'aziendali definiti e condivisi.
Una chiara governance, adattata al contesto e allo stadio di sviluppo della organizzazione.
Una team unito attorno al progetto aziendale.
Una dinamica di squadra positiva e entusiasta.
Una reciproca fiducia tra il team dipendente e la direzione.
Responsabilità e obiettivi individuali ben definiti.
Processi simplici e chari.
La mia definizione di gestione
La gestione è l'arte di rivelare i migliori talenti di ogni uomo o donna nel loro ruolo all'interno dell'organizzazione, come parte di un team coeso. È anche l'arte di contribuire al loro sviluppo, al loro successo e alla performance dell'organizzazione per generare i risultati economici e gli impatti sociali e ambientali mirati legati allo scopo. Ciò comporta relazioni basate sulla fiducia e sull'integrità reciproca nella relazione tra il manager e il gestito.
Ritratto del(la) dirigente
Cosa ?
Il(la) dirigente è la punta di diamante della gestione della sua organizzazione e del suo funzionamento, che l'abbia creata o no, che ne sia l'azionista unico, principale o no. Porta il mandato sociale e i rischi associati di questa organizzazione per sé e per il suo team. Ha quindi la legittimità di prendere decisioni strategiche senza necessariamente avere il consenso di tutto il suo team. Allo stesso modo, ognuno ha la legittimità nell'azienda di poter identificare quali sono i processi decisionali (strategici, tattici o operativi).
Ritratto del(la) manager
Il manager incarna e rappresenta con umanità e integrità, come il direttore generale, il quadro operativo e strategico della sua organizzazione nel suo ambito di responsabilità. Coordina le azioni del suo team, dà vita alla ragion d'essere e comunica con pedagogia la visione della direzione generale.
Il manager è un collegamento essenziale tra le squadre operative e la direzione. Non è sottomesso né a una direzione né al suo team di produzione. È un facilitatore dello sviluppo dei membri del suo team nel loro ruolo, così come dello sviluppo delle performance dell'azienda.
Ruoli del(la) manager
Assegnare i compiti alle persone e assicurarsi nel tempo che le persone siano adatte ai ruoli, si sentano a loro agio, abbiano le competenze giuste, ecc.
Fare proposte (ai dipendenti, all'organizzazione...) in modo che l'adeguatezza tra la persona e il suo ruolo sia la migliore possibile: proporre formazioni, discutere del carico di lavoro, ecc.
Essere presente sul campo in proporzione al suo team per dare l'esempio, energizzare e responsabilizzare i suoi collaboratori, rimanere connesso alla realtà dei clienti e alle evoluzioni del mercato.
Realizzare valutazioni individuali che sono momenti chiave diversi dai continui scambi bilaterali durante l'anno. In questo modo può valutare se ciascuno si sente a proprio agio nel suo ruolo, ha le competenze giuste, ha bisogno o meno di ulteriore accompagnamento/formazione, desidera o meno evolvere, ecc. Formula quindi proposte che incrocia con le proposte del dipendente prima di prendere decisioni : ad esempio, assegnare una persona a un nuovo ruolo.
Ripartire le risorse disponibili su diversi ruoli e progetti: tempo e budget. Realizza questa azione in coerenza con il quadro di bilancio e finanziario sotto il controllo del DAF della organizzazione (Direttore Amministrativo e Finanziario).
Definire i suoi indicatori di gestione e monitoraggio delle attività nel suo ambito di responsabilità.
Monitorare gli indicatori generali o esterni al suo ambito, per rendere conto delle sue attività alla direzione generale e quindi alla organizzazione nel suo complesso.
Assicurarsi in ogni momento che il suo team continui a essere al servizio della ragione d'essere, delle strategie della direzione generale e delle priorità operative definite. Se così non fosse, ci si aspetta che prenda qualsiasi azione che ristabilisca la coerenza.